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Pertinenze: rilievo civilistico e tributario ai fini ICI
IMULa definizione civilistica di pertinenza è fornita, in via generale, dall'art. 817 c.c., secondo cui "sono pertinenze le cose destinate in modo durevole al servizio o ad ornamento di un'altra cosa". Sussistono diversità di valutazione e di presupposti tra istituti civilistici e tributari dovuti alla specificità ed ai principi propri del diritto tributario che ne modificano gli elementi di individuazione. Di seguito l'Autore - Dott. Domenico Chindemi - effettua una disamina accurata sulla diversa valutazione della pertinenza in campo civilistico e tributario.
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Il regime di esenzione dall'IMU agricola non viola il principio di riserva di legge
IMUNon è costituzionalmente illegittimo il regime di esenzione dall'IMU dettato per i terreni agricoli collocati nel territorio dei Comuni classificati totalmente o parzialmente montani nell'elenco tenuto dall'ISTAT, regime in vigore negli anni 2014-2015 e ormai abrogato per dall'art. 1, comma 13, L. n. 208/2015. Lo ha stabilito la Corte costituzionale con la sentenza n. 17/2018, ritenendo in parte infondate e in parte inammissibili le questioni di legittimità costituzionale proposte dalla Regione autonoma Sardegna – che lamentava, oltre alla lesione delle proprie competenze, la violazione di parametri non competenziali – nonché dal Tar del Lazio, per il mancato rispetto del principio di riserva di legge in materia tributaria.
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Il disconoscimento della “regola del prezzo-valore” per le pertinenze dei beni immobili
Imposta di registroL'acquisto delle pertinenze, congiuntamente o separatamente rispetto al bene cui accedono, può destare problematicità in ordine all'applicazione della c.d. regola del prezzo-valore, che deroga al regime ordinario dell'imposta di registro. L'articolo affronta e riassume le predette problematicità, le quali possono portare l'Amministrazione Finanziaria a disconoscere l'agevolazione e a rideterminare la base imponibile dell'imposta di registro con riferimento al valore venale in comune commercio.
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Norma fiscale agevolatrice: margini interpretativi nel rispetto della ratio legis e dei principi immanenti dell'ordinamento
Affidamento e buona fede del contribuenteL'ordinanza in rassegna risolve positivamente la possibilità di individuare margini interpretativi della norma fiscale agevolatrice, nonostante la natura di ius singulare che la caratterizza. A tale conclusione si giunge in ragione dei principi di collaborazione e buona fede di cui allo Statuto dei diritti del contribuente, le cui norme sono qualificate espressamente come principi generali dell'ordinamento tributario e che costituiscono, in quanto espressione dei principi immanenti dell'ordinamento, criteri guida per il giudice nell'interpretazione delle norme tributarie.
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La mancata autenticazione della procura non determina l'inammissibilità del ricorso
art. 12 D.Lgs. n. 546/1992
La mancata sottoscrizione da parte del professionista incaricato della difesa tecnica in calce alla procura firmata dal contribuente, ai fini della relativa autentica, non produce alcun effetto d'inammissibilità dell'atto introduttivo del processo tributario qualora il ricorso sia stato sottoscritto dal medesimo difensore, trattandosi di mero vizio sanabile ai sensi dell'art. 182 c.p.c., come richiamato dall'art. 12, comma 10, D.Lgs. n. 546/1992.
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Codice del contenzioso tributario
Giuffrè Francis LefebvreGiuffrè Editore è lieta di presentare il nuovo Codice Commentato del Contenzioso tributario. Un sentito ringraziamento al Presidente Domenico Chindemi, che ha diretto l'opera, e agli esperti della materia che ne hanno dato voce.
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Le notifiche via PEC degli atti impositivi (seconda parte): lo stato dell'arte sulla giurisprudenza
Processo telematicoIn questa seconda parte dell'approfondimento, verrà posto l'accento sulle numerose pronunce di merito del 2017 - e delle prime settimane del 2018 – che, nella generalità dei casi, hanno sancito la nullità (o addirittura l'inesistenza) dei file telematici, contenenti gli atti impo-esattivi, notificati senza la necessaria estensione .p7m. Ripercorriamo, dunque, le tappe salienti della giurisprudenza delle Commissioni Tributarie, formatasi sul punto.
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Operatività del ravvedimento e ravvedibilità delle violazioni commesse attraverso condotte fraudolente
Ravvedimento operosoRecenti interventi dell'Amministrazione Finanziaria offrono lo spunto per la disamina di un particolare profilo della disciplina dettata dall'art. 13 D.Lgs. n. 472/1997: quello della ravvedibilità di violazioni perpetrate mediante condotte caratterizzate da fraudolenza. Di seguito gli Autori provvedono a illustrarne le specifiche.
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Il giudizio di legittimità in ambito tributario
Giudizio di cassazioneLa Corte di Cassazione, quale Giudice di legittimità, è l'organo posto al vertice della giurisdizione ordinaria italiana; la sua principale funzione, come stabilito dall'art. 65 della Legge fondamentale sull'ordinamento giudiziario, è di garantire “l'esatta osservanza e l'uniforme interpretazione della legge, l'unità del diritto oggettivo nazionale, il rispetto dei limiti delle diverse giurisdizioni; regola i conflitti di competenza e di attribuzioni, ed adempie gli altri compiti ad essa conferiti dalla legge”. Il procedimento per Cassazione in ambito tributario, inoltre, presenta molteplici peculiarità processuali e si articola in varie fasi che qui di seguito andremo ad illustrare.
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Il raddoppio del contributo unificato non si applica nel processo tributario d'appello
Corte Costituzionale, 2 febbraio 2018, n. 18
La CTR Catanzaro ha investito la Corte Costituzionale della questione di legittimità costituzionale dell'art. 13, comma 1-quater, d.P.R. n. 115/2002 in riferimento all'art. 111, secondo comma, Cost. Il rimettente ritiene che l'integrale reiezione dell'appello, anche incidentale, dovrebbe comportare l'applicazione della norma che impone il raddoppio del contributo unificato anche nel caso in cui soccombente sia un'amministrazione dello Stato, esonerata, in quanto tale, dal pagamento del contributo per effetto della prenotazione a debito.
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